Abstract | Il sostantivo italiano si è formato nel passaggio dal latino all’italiano come risultato della
scomparsa dei casi latini. I più importanti mutamenti furono quelli fonologici che contribuirono
alla perdita dei casi e, conseguentemente, causarono i cambiamenti nel sistema nominale. Il
nome italiano si irrigidisce in una sola forma, invariabile per casi, mentre i casi vengono
espressi tramite l’uso di preposizioni e articoli e la posizione della parola nella frase.
Lo scopo di questa tesi di laurea è di analizzare e comparare la rappresentazione del nome,
delle sue forme e categorie e del suo uso nelle più importanti grammatiche scritte dal ‘400 al
‘900. Sono state analizzate otto grammatiche, una per ogni secolo, e due per il ‘700 e l’800
quando si assiste a una maggiore produzione grammaticale: Grammatica della lingua toscana,
ovvero Grammatichetta Vaticana di Leon Battista Alberti (1437-1441), Le prose della volgar
lingua di Pietro Bembo (1525), Della lingua toscana di Benedetto Buommattei (1744), Regole
ed osservazioni della lingua toscana di Salvatore Corticelli (1825), Grammatica ragionata
della lingua italiana di Francesco Soave (1840), Regole elementari della lingua italiana di
Basilio Puoti (1834), Grammatica italiana dell’uso moderno di Raffaello Fornaciari (1879), e
Grammatica italiana di Salvatore Battaglia e Vincenzo Pernicone (1951). |
Abstract (english) | The Italian noun was formed during the transition from Latin to Italian as a consequence of
the disappearance of the cases in Latin. The most important changes were the phonological
ones that contributed to the loss of cases and, consequently, led to the changes in the nominal
system. The nouns, therefore, have only one, invariable form, while the cases in Italian are
expressed through prepositions, articles or the position of the word in a sentence.
The goal of this master thesis was to analyse the way in which the noun, its forms,
categories, and usage are presented in the most important Italian grammars written from the
15th to the 20th century. Eight grammars were analysed, one for each century, except for the
17th and the 18th century for which, due to an abundant grammatical production in this period,
two grammars were taken into consideration. The analysed grammars are: Grammatica della lingua toscana, i.e. Grammatichetta Vaticana from Leon Battista Alberti (1437-1441), Le
prose della volgar lingua from Pietro Bembo (1525), Della lingua toscana from Benedetto
Buommattei (1744), Regole ed osservazioni della lingua toscana from Salvatore Corticelli
(1825), Grammatica ragionata della lingua italiana from Francesco Soave (1840), Regole
elementari della lingua italiana from Basilio Puoti (1834), Grammatica italiana dell’uso
moderno from Raffaello Fornaciari (1879), and Grammatica italiana from Salvatore Battaglia
and Vincenzo Pernicone (1951). |