La Prima e la Seconda guerra mondiale sono due dei più grandi cambiamenti avvenuti lo scorso secolo che hanno profondamente segnato molteplici aspetti della vita dell’uomo, tra cui pure quello culturale. Tra i vari autori che scelsero di scrivere di guerra, due vengono presi come modello in questa tesi di laurea: Giuseppe Ungaretti e Umberto Matteoni. Accomunati dallo stile e dalle tematiche affrontate nelle proprie liriche, hanno vissuto l’esperienza della guerra in due modi totalmente diversi. Ungaretti ha partecipato attivamente al primo conflitto mondiale e ha fatto da testimone poi anche al secondo, mentre Matteoni era bambino quando scoppiò la Seconda guerra mondiale. Nonostante queste differenze, hanno vissuto e creato entrambi in una zona di confine: nel Carso il primo e nell’istro-quarnerino il secondo. Attraverso le loro esperienze personali, hanno descritto il destino dell’uomo in guerra, affrontando temi quali la morte, la sofferenza, la comunanza nel dolore e la precarietà della vita. Tutti questi motivi sono riscontrabili poi anche nelle poesie di Soffici, Gatto, Luzi ed altri. È possibile quindi affermare che tutte le liriche di guerra, comprese quelle di Ungaretti e Matteoni, hanno al loro interno degli elementi comuni, che vengono poi filtrati dalla sensibilità di ogni singolo autore, a seconda delle loro scelte di stile e linguaggio, influenzate a loro volta dal contesto in cui sono nati i componimenti.