Il problema dell’educazione si trova continuamente al centro dell’interesse dei professionisti e del pubblico più vasto, non solo perché ognuno è obbligato a partecipare ai percorsi di istruzione e formazione del sistema educativo, ma anche perché la staticità e la normatività rigida dell’ingente sistema di istruzione pubblica è in forte contrasto con il dinamismo dei processi di apprendimento e dello sviluppo tecnico-scientifico. Nonostante le frequenti riforme dei curricoli, la gran quantità di sempre nuovi manuali scolastici e la diversità dei percorsi didattici, gli allievi rimangono impegnati nell’apprendimento delle materie designate, e l’educazione alla cittadinanza democratica, che ha molta importanza nel far progredire la democrazia e nell’indirizzare i modelli politici oggi dominanti verso obiettivi di sviluppo sostenibile del pianeta e dell’umanità, viene relegata in secondo piano. Trascurare l’educazione politica dell’individuo sin dalla più tenera età porta alla discriminazione e all’esclusione sociale, e contribuisce a una ridotta resistenza a diversi tipi di manipolazione. Ettore Gelpi (1933-2002), educatore e pedagogista italiano, in numerosi libri e saggi parla estesamente dell’importanza dell’aspetto politico dell’educazione che deve preparare i bambini a diventare capaci di un agire politico responsabile. Gelpi ribadisce che l’educazione talvolta si allontana dal mondo reale del lavoro, il che porta a tutta una serie di problemi sociali quali disoccupazione e scarsa presenza di professioni richieste dal mercato del lavoro. Gelpi parla anche dell’importanza del lavoro pratico per tutti gli studenti. Chi può imparare qualcosa, ha qualcosa da insegnare agli altri, afferma Gelpi. La sua visione della scuola è quindi quella di una piattaforma per l’apprendimento, per il lavoro pratico, per la democrazia e per lo scambio di conoscenze e competenze tra studenti, docenti, genitori e comunità in generale. In questa tesi il lascito intellettuale di Ettore Gelpi viene analizzato e collocato nel contesto della problematica dell’educazione politica e della promozione della solidarietà, della riflessione critica e della democrazia, che è presente nei sistemi scolastici del presente e del passato.