Nel XVI secolo si sviluppò una categoria di meretrici agiate, le cortigiane, che acquisirono all'interno della società uno status più importante rispetto a quello concesso alle donne in quel periodo. Le cortigiane intrattenevano gli uomini con le loro conversazioni, la musica e la poesia, oltre che con il piacere carnale. Frequentavano uomini di cultura, tra cui vari scrittori, dimostrando le loro abilità letterarie e scrivendo soprattutto poesie. Tra le cortigiane e poetesse più note del Cinquecento si ricorderanno Tullia d'Aragona, Veronica Franco e Gaspara Stampa, le quali scrivevano versi che si ispiravano al Canzoniere di Francesco Petrarca. Tra queste poetesse ci si soffermerà in particolare su Tullia d'Aragona che diventa anche protagonista di un trattato scritto nel 1537 da Sperone Speroni e intitolato Dialogo d'Amore. A differenza degli altri trattati dell’epoca dove le donne avevano un ruolo marginale, l’autore, in quest’opera, concede alla cortigiana l'opportunità di prendere parte in modo attivo alla discussione con altri uomini. Tullia d'Aragona, oltre alle Rime, scrive anche un proprio trattato dal titolo Dialogo dell'infinità di amore (1547) dove lei stessa partecipa alle varie discussioni, ottenendo una funzione più importante, tra cui quella di aprire e chiudere il dialogo. Le cortigiane del Cinquecento hanno ricoperto un ruolo di grande rilievo nella società e con le loro opere hanno lasciato un’impronta significativa nella letteratura italiana.

In the 16th century, developed a category of wealthy harlots, the courtesans, who acquired a more important status within society than that granted to women in that period. The courtesans entertained men with their conversations, music, and poetry, as well as with physical pleasure. They frequented men of culture, including various writers, demonstrating their literary skills and writing especially in poetry. Among the most famous courtesans and poetesses of the sixteenth century we remember Tullia d'Aragona, Veronica Franco and Gaspara Stampa, who wrote verses inspired by Francesco Petrarca's Canzoniere. Among these poetesses we will focus in particular on Tullia d'Aragona who also became the protagonist of a tractate written in 1537 by Sperone Speroni entitled Dialogo d’Amore. Unlike other tractates of the time where women had a marginal role, the author, in this work, gives the courtesan the opportunity to take an active part in the discussion with other men. Tullia d’Aragona, in addition to the Rime, also wrote her own tractate entitled Dialogo dell'infinità di amore (1547) where she participated in the various discussions, obtaining a more important function, including that of opening and closing the dialogue. Sixteenth- century courtesans played a very important role in a society and with their works they left a significant mark on Italian literature.